Parliamo di emozioni

La capacità di provare emozioni è una peculiarità che ci rende esseri umani. Un mondo senza emozioni potremmo paragonarlo ad un mondo in bianco e nero, privo di colori e sfumature. Accogliere le emozioni, riconoscerle e accettarle fa parte del processo di crescita e consapevolezza che dovremmo sostenere per tutta la vita.

Non sempre questo è facile, spesso vorremmo fuggire dalle emozioni, nasconderle, soffocarle, soprattutto quando sembrano farci soffrire, ma è proprio in questi momenti che possiamo fare molto per noi stessi: con gentilezza, con sana accettazione, si possono accogliere anche le emozioni meno piacevoli, imparare a gestirle, perché in fondo fanno parte del nostro vissuto fanno parte di noi!

Ma che cos’è un’emozione?

La parola emozione deriva dalla parola latina “emovere” che viene tradotta con scuotere, smuovere. Infondo proprio questo fa un’emozione, che sia bella o brutta ci smuove da uno stato di equilibrio, creando momentanee o durature alterazioni psicofisiche. Potremmo definire l’emozione come uno stato psicologico che collega la mente al corpo.

Il nostro organismo ci comunica quando siamo felici, arrabbiati o impauriti, una serie di reazioni corporee manifestano sul piano fisico ciò che stiamo vivendo sul piano emotivo e mentale.

Prova a pensare a come ti sentiresti se ti trovassi di fronte un grande animale feroce?

All’improvviso il cuore comincerà a battere forte, le mani cominceranno a sudare, il respiro si farà affannoso e probabilmente correrai via lontano dal pericolo, a questo punto avrai esperito l’emozione di paura! In breve, l’emozione provata, in questo caso la paura, ha collegato le attivazioni corporee e la mente, è comparso il pensiero di essere in pericolo trovandosi davanti un animale feroce.

Ma cosa rende un’emozione più o meno intensa?

La nostra mente ha il potere di amplificare o ridurre l’effetto di un’emozione, ad esempio più valutiamo uno stimolo come pericoloso più aumenta la possibilità di sperimentare uno stato emotivo negativo. Ma la valutazione della situazione non sempre avviene in modo corretto, può capitare ad esempio di sovrastimare la pericolosità di uno stimolo e provare preoccupazione e ansia apparentemente immotivate.

Quando questo succede è però possibile intervenire, attraverso un lavoro strutturato e mirato su sé stessi e apprendere nuove modalità di azione e di gestione delle emozioni. Un errore spesso commesso è quello di pensare che inibire un’emozione, soffocarla, possa essere utile per evitare l’impatto che l’emozione stessa avrà su di sé, questa strategia è chiamata “repressione” e spesso può portare ad un aggravamento della situazione e un aumento delle sensazioni spiacevoli legate al processo emotivo.

Ne risulta che conoscere le proprie emozioni e le strategie di gestione efficace è un punto essenziale del percorso quotidiano di benessere. Ad esempio, tra le tecniche di gestione emotiva più efficaci che gettano le basi per un lavoro più profondo di crescita e consapevolezza c’è la strategia dell’etichettamento delle emozioni

Questa strategia si basa sulla capacità di riconoscere un’emozione quando compare e provare a descriverla a parole così da aumentare la comprensione dell’emozione stessa e del proprio sé, ammortizzando il suo impatto sul corpo e sulla psiche. Questa e tante altre strategie di gestione emotiva posso essere apprese e messe in atto in un percorso di supporto psicologico e promozione del benessere, imparando così a regolare la comparsa di stati emotivi negativi e favorire emozioni positive e piacevoli.


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